“Il giardino dell'eden”

Sono un cittadino spagnolo che vive in Italia dal 1988. Ho viaggiato nei paesi limitrofi all’India diverse volte (Nepal, Bhutan, Birmania, ecc) ed ero molto indeciso sulla mia partenza verso il continente indiano finché non ci atterrai per la prima volta nel 2008. Tutte le persone che avevo inter... Più

Sono un cittadino spagnolo che vive in Italia dal 1988. Ho viaggiato nei paesi limitrofi all’India diverse volte (Nepal, Bhutan, Birmania, ecc) ed ero molto indeciso sulla mia partenza verso il continente indiano finché non ci atterrai per la prima volta nel 2008. Tutte le persone che avevo interpellato mi avevano messo sull’attenti per la povertà e la sporcizia che avrei trovato. Il mio primo atterraggio in India avvenne nell’aeroporto di Nuova Delhi nel mese di ottobre del 2008, e fu amore a prima vista. Ricordo il mio primo viaggio intorno al Rajasthan come un viaggio illuminante avevo finalmente trovato quello che per me sarebbe diventato “il viaggio”. Dopo questo primo impatto, ci sono tornato per almeno altre 12 o 13 volte. Sono andato in Rajasthan per lungo e per largo, poi sono andato a Mumbai (dove ci sono tornato altre due volte), a Hyderabad, in Kashmir (dove ci ho lasciato il cuore), a Kolkata, nel Tamil Nadu e in Kerala. In tutti questi viaggi ho avuto la possibilità di confrontarmi con diverse persone del posto e in molte occasioni mi veniva nominato queste piccola “el dorado” indiana, Goa. Quando finalmente ho deciso di intraprendere un viaggio nella città degli hippies e della libertà, ho cominciato a informarmi su quello che potevo trovare e ho scoperto quasi per caso, che in quella città si trovava il corpo incorrotto di un mio conterraneo, San Francesco Saverio. Quindi decido di mettermi alla ricerca della migliore sistemazione possibile per poter trascorrere questo mio soggiorno in questo posto che tutti descrivevano come un paradiso. Purtroppo, i giorni che avevo disponibili per il viaggio erano, secondo tutte le indicazioni, non troppo indicati. A fine luglio inizi di agosto è considerata bassa stagione in quest’angolo dell’India, è tempo di monsoni. La mia partenza è stata quindi un po’ travagliata, guardavo sempre le previsioni metereologiche che davano sempre pioggia ma comunque sono partito lo stesso. La partenza da Roma è stata travagliata (l’aereo per Nuova Delhi partiva con diverse ore di ritardo) e quindi la nostra coincidenza per Goa era a rischio. Non solo quale santo ci abbia aiutati ma comunque siamo riusciti a prendere la coincidenza e quindi siamo arrivati in tempo a Goa. La prima sorpresa è stata che a Goa non pioveva ma abbiamo pensato che sarebbe stato un caso visto che le previsioni erano molto chiare. Dopo tante ricerche, e seguendo un po’ il nostro intuito, da viaggiatori avevamo prenotato il Leela hotel di Goa a Cavelossim. L’albergo ci aveva messo a disposizione una macchina il cui autista ci aspettava con un sorriso a 32 denti all’aeroporto. Siamo saliti in macchina e dopo non un tragitto di circa 40 minuti in mezzo a una natura rigogliosa arriviamo a questo posto che noi abbiamo considerato il paradiso. L’albergo, che fa parte di una catena nella quale già avevo soggiornato a Delhi e Udaipur, si presentava come una struttura non troppo invadente in mezzo a un giardino dell’eden, dove tutto è verde, pieno di fiori e con un’apertura all’oceano da togliere il fiato. Durante il nostro soggiorno siamo stati coccolati, ci siamo sentiti davvero “speciali”. Tutto il personale dall’accoglienza agli addetti alle camere era sempre disponibili ad aiutare a soprattutto a dedicarti un bel sorriso e salutare, cosa che succede sempre più di rado nel mondo “civilizzato”. Consiglio vivamente questa struttura, sia per la bellezza della struttura in sé, sia per la gentilezza e professionalità di tutte le persone che abbiamo avuto l’onore e il piacere di incontrare durante il nostro soggiorno e spero vivamente di poterci tornare in un futuro. Le camere hanno tutte dei piccoli terrazzini dai quali tutte le mattine puoi vedere le ninfee che si aprono con le prime luci della giornata. Non abbiamo avuto modo di vedere altre strutture alberghiere durante il nostro soggiorno a Goa, me sicuramente porterò con me un ricordo speciale di questo piccolo tesoro nascosto all’interno di questo paradiso piccola perla del continente indiano.

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“Splendid O ritorno al Leela”

L'albergo si trova a sud di Goa, dove l'influenza della colonizzazione Portoghese e' piu' presente. Interessante andare a vedere Le Varie cathedrali barocche. L'albergo e splendid O, pulpits sim con una vegetationne rigogliosa. Spiaggia kilometrica con splendid evening Palme bagnata dall'oceano i... Più

L'albergo si trova a sud di Goa, dove l'influenza della colonizzazione Portoghese e' piu' presente. Interessante andare a vedere Le Varie cathedrali barocche. L'albergo e splendid O, pulpits sim con una vegetationne rigogliosa. Spiaggia kilometrica con splendid evening Palme bagnata dall'oceano indiano. Nostro secondo viaggio a Goa, felicity di essere tornati al Leela Hotel

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“Immenso e affascinante”

C'è poco da dire, hotel grandissimo (più di una volta ci siamo spostati con la macchina da golf), con camere spaziose e pulite. Ottima la cucina e il servizio. Concordo con le altre recensioni sull'unica pecca, la wifi a pagamento che francamente per una hotel di una simile catena mi pare assurda... Più

C'è poco da dire, hotel grandissimo (più di una volta ci siamo spostati con la macchina da golf), con camere spaziose e pulite. Ottima la cucina e il servizio. Concordo con le altre recensioni sull'unica pecca, la wifi a pagamento che francamente per una hotel di una simile catena mi pare assurda come scelta. Al di la' di questo niente da dire ottimo hotel!

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“Un'indimenticabile vacanza!”

Sono arrivato in India in piena notte, e dopo aver sbrigato tutte le pratiche dell'immigrazione, all'uscita c'era un simpatico ragazzo ad aspettarmi per portarmi al the leela. All'arrivo (ci vogliono circa 40 minuti dall'aereoporto) in questo magnifico posto, sono stato accolto nei migliori dei m... Più

Sono arrivato in India in piena notte, e dopo aver sbrigato tutte le pratiche dell'immigrazione, all'uscita c'era un simpatico ragazzo ad aspettarmi per portarmi al the leela. All'arrivo (ci vogliono circa 40 minuti dall'aereoporto) in questo magnifico posto, sono stato accolto nei migliori dei modi, e mi hanno messo una collana di fiori al collo ed offerto un succo di cocco da bere. Le stanze sono fin troppo pulite, e hanno tutti i confort (anche se il wifi è a pagamento, il costo rimane comunque irrisorio). Ma dove sono le zanzare??? Non le ho mai viste e non sono mai stato punto. Riguardo il cibo, è molto vario e abbondante, e quando lo si viene ordinato per telefono arriva entro 20 minuti. Tutto perfetto e ben pulito! Se siete come me che fate fatica a capire l'inglese e a farvi capire, non preoccupatevi che comunque si riesce lo stesso ad intendersi. Il personale (ragazzi che vanno dai 20 ai 30) sono tutti molto gentili e sono sempre disponibili ad aiutarti. In tutto il resort ci sono dei vigilantes/poliziotti che sempre nella massima discrezione vigilano su noi clienti. Molto professionali e simpatici anche loro! Al the leela si viene coccolati, e non guardano di certo la classe sociale delle persone. Vi consiglio di fare acquisti con valuta in euro, ha più potere d'acquisto rispetto al dollaro. Sulla spiaggia ci sono delle venditrici di collane, che ti chiedono se vuoi acquistare le loro collanine molto carine. I giorni passano svelti il questo paradiso, e quando era ora di ritornare a casa, ho mandato un bacione grande all'India! Un grazie speciale a tutto il personale The Leela, e al fantastico autista Richard che mentre mi riaccompagnava all'aereoporto di Goa, mi ha fatto ridere tutto il tempo. Vi consiglio di fare gli acquisti anche sui voli qatar airways, e nei duty free (sempre con valuta in euro). A presto cara India! Un bacione da Marco 44 anni

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