“scelta ideale”

vicinissimo ai parchi raggiungibili a piedi in pochi minuti - ideale per famiglie con bambini - albergo ad 'effetto' - camere spaziose bagno con vasca - colazione sufficiente - ristorante con poca scelta per per persone con intolleranze alimentari-

“Dal paradiso all’inferno per finire al limbo”

Viaggio di famiglia con nostra figlia di sette anni per festeggiare il suo compleanno assieme ad altra famiglia, anch’essa con figlia settenne e anche per lei compleanno. Premessa: prenotando questo posto sapevamo a cosa andavamo incontro in termini di spazi e impersonalità. Trattasi infatti di str… Più

Viaggio di famiglia con nostra figlia di sette anni per festeggiare il suo compleanno assieme ad altra famiglia, anch’essa con figlia settenne e anche per lei compleanno. Premessa: prenotando questo posto sapevamo a cosa andavamo incontro in termini di spazi e impersonalità. Trattasi infatti di strutture di una certa età, con centinaia di stanze, moquette ovunque e quindi non curate nei dettagli (solo nella nostra camera abbiamo dovuto richiedere intervento per il cassetto bloccato del mobile, la cipolla della doccia che non stava su, il telefono rotto e il lavandino otturato. Ma queste sono cose che avevo messo in bilancio, a fronte della felicità spaziale di mia figlia e del fatto che fossimo a due passi dal Parco). Quello che non potevo proprio immaginare era che la prima sera, cenando al loro ristorante Yacht Club, per festeggiare il compleanno di mia figlia, il sogno si sarebbe trasformato in un incubo. Al momento di andare a pagare il conto la cameriera Stephanie commette una serie di errori caricando i nostri Magic pass (la loro formula pasti) un po’ all’inizio e un po’ alla fine del conto fornendoci una cifra non corretta in termini di differenza con quello che restava da saldare. Alle nostre rimostranze la cameriera rifà i conti e, di nuovo, ci propone una tariffa diversa ma sempre sbagliata. Cerchiamo di farle capire che, tolte le cifre che raggiungevamo con i nostri sei Magic pass, la differenza non può essere così alta. Invece di capire la cameriera ci guarda male e con fare scostante si allontana per andare a parlare con qualcuno “dietro le quinte”. Nel Frattempo il tempo passa. Le nostre bimbe sono sempre più stanche essendo arrivati quel giorno stesso. Dopo dieci minuti Stephanie ritorna e, in maniera molto maleducata ci dice che stiamo sbagliando noi e che il conto è corretto. Le chiediamo di rifarlo totalmente e di togliere, alla fine, il totale dei nostri Magic pass. Altra arrabbiatura, ci dice che non può farlo e dice che stiamo sbagliando noi. Poiché siamo gentili ma non stupidi le diciamo che noi così non paghiamo nulla al che, sempre più scocciata, se ne va nuovamente commentando in francese quanto le stessimo rompendo le scatole. Peccato che nel nostro gruppo parliamo varie lingue, tra cui anche il francese, per cui capivamo tutto. Passa altro tempo (ormai un’ora da quando avevamo chiesto il conto) ed infine arriva il manager che, scusandosi ci dice che avevamo ragione e che, per farsi perdonare, ci avrebbe tolto le spese delle bevande. La cosa ci sta bene ma il tempo perso, con le bambine che si sono addormentate al tavolo, e’ inestimabile. Il giorno dopo è il turno di festeggiare la figlia dei nostri amici. Per l’occasione scegliamo un ristorante vicino al parco, il La Grange al billy bob ‘s saloon. Cena con torta già pagata al nostro hotel. Quando arriviamo lì la responsabile del ristorante ci dice che l’hotel non gli ha fatto avere nessuna informazione riguardo la torta e quindi la torta non c’è (!!!). La figlia dei nostri amici comincia a piangere disperata, mangiamo lì comunque e torniamo in hotel per chiedere spiegazioni. Nuova sorpresa: parliamo con una ragazza che dice di essere una manager, il suo nome è Claudia, che ci mostra un foglio in cui c’è scritto che il ristorante ha comunicato all’hotel che la torta non solo c’era ma che l’avevamo anche consumata. Incredibile, vero? Ovviamente le facciamo presente che non è così e la soluzione che ci propone, in maniera molto scostante, è che il giorno dopo dovevamo passare al ristorante per prendere la torta e portarla al ristorante dell’hotel, dove avremmo cenato l’indomani, così da risolvere il problema (!!!). Naturalmente la proposta viene da noi rigettata, immaginiamoci se, per un problema causato da loro, noi avremmo dovuto perdere tempo levandolo alle varie attività da fare per recuperare la torta e portarla in hotel. Invece di capirci la ragazza va nel pallone, comincia a spazientirsi e a diventare molto maleducata. Le facciamo presente che non è in grado di assolvere al ruolo che dovrebbe avere, se lo ha, quello di manager, e i toni si surriscaldano ma senza mai esagerare da parte nostra. La sua risposta? Chiama la security!!!! Divertente, parossistico e surreale… ma è tutto vero. Naturalmente non facciamo una piega, anche perché in tutto questo le nostre bambine di domandano cosa sta succedendo e dissimuliamo per non turbarla e attendiamo di vedere cosa capiterà. Dopo dieci minuti di attesa arriva un uomo, di cui non ricordo il nome purtroppo, che si qualifica come direttore del reparto, quindi capo della ragazzina che aveva insultato la nostra intelligenza e chiamato la security (che nel Frattempo era arrivata nell’attesa di capire cosa fare). Il direttore, con tutti altri toni, da vero manager; si fa spiegare cosa è accaduto ma alla fine gli facciamo una sola domanda: dove sta la comunicazione tra hotel e ristorante riguardo la Torta della bambina? Indovinate un po’? Non c’era. E qui casca l’asino. L’hotel non aveva mai comunicato al ristorante di dover preparare una torta. Il direttore ci chiede scusa e si fa perdonare dicendo che, naturalmente, la torta verrà da loro presa e portata al ristorante la sera dopo. Inoltre ci propone due entrate veloci a due tra le attrazioni che vorremo fare il giorno seguente e, last but not least, caccia la signorina Claudia nelle retrovie e, spero, le abbia fatto una bella lettera di richiamo immediatamente dopo. Morale della favola. Tutti lavoriamo e tutto sbagliamo, ma dare la colpa ai clienti per errori commessi da loro non è minimamente plausibile e, soprattutto, inaccettabile da un brand come Disney che dovrebbe avere il Cliente, quando non chiede la luna, al top della catena di importanza. Insomma, se andate in questo posto occhi aperti…

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